Il progetto AttiChiari si propone di creare una nuova risorsa per una scrittura efficace degli atti, volta alla concretezza, alla chiarezza e all’incisività, concentrandosi su un tipo di testi con poche eccezioni inesplorato, gli atti di parte, in ambito sia civile sia penale.
Il Progetto, che vede la collaborazione di importanti figure della magistratura e avvocatura, si basa su una stretta sinergia tra università, professioni e territorio. La sinergia con l’avvocatura, in particolare, è un fondamentale elemento di successo. Grazie al ruolo centrale dell’avvocatura sarà infatti possibile la raccolta degli atti di parte, opportunamente oscurati nei dati sensibili, relativi a procedimenti sia della Corte di cassazione sia di un insieme di Tribunali e Corti d’appello geograficamente diversificati (Torino, Genova, Milano, Treviso, Bologna, Firenze, Roma, Viterbo, Napoli, Lecce, Catania …) e lo studio qualitativo delle caratteristiche testuali e stilistiche e dell’impianto retorico e argomentativo di tali testi, finora inaccessibili alla ricerca.
La prima fase prevede la costituzione di un archivio di testi originali, che sarà ordinato e gestito dai responsabili del progetto per le singole unità di ricerca (Genova, Firenze, Viterbo, Lecce). L’obiettivo è poter acquisire il più ampio numero e la più ampia tipologia di atti di parte, riferiti alle varie fasi e gradi del processo, che, raccolti in un archivio informatico, saranno disponibili solo per i ricercatori coinvolti nel progetto, esclusivamente a fini di studio.
I testi saranno preparati con questi passaggi:
- digitalizzazione (conversione da pdf, se necessaria) e riversamento in formato word;
- anonimizzazione (eliminazione degli elementi identificativi: parti, difensori, ufficio giudiziario, date, numeri di ruolo, ecc.), sul modello di esperienze già esistenti (quali le Linee Guida per la pubblicazione in forma anonima dei Lodi Arbitrali della Camera Arbitrale di Milano);
- conversione in formato xml;
- annotazione xml per l’archiviazione, per la citazione e per l’identificazione dei fenomeni linguistici, per far sì che singole porzioni di testo siano recuperabili in modo immediato e non equivoco.
La seconda fase prevede la creazione di una base di dati per l’analisi linguistica dei testi. L’obiettivo è descrivere e documentare, con esempi significativi, le diverse prassi di scrittura degli atti di parte.
La base di dati finale non sarà consultabile solo da studiosi ed esperti, tramite accreditamento e assegnazione di nome utente e codice d’accesso.
I singoli atti archiviati non saranno visibili nella loro interezza. Consultando la base di dati lo studioso accreditato potrà ottenere esempi dell’uso di singoli termini, ricercare usi grammaticali (per es. l’uso di preposizioni o congiunzioni) e combinazioni di parole in periodi più o meno ampi. Potrà visualizzare solo porzioni di testo ben delimitate e tendenzialmente non superiori a un singolo capoverso o paragrafo.
La terza e ultima fase del Progetto prevede la redazione di modelli di scrittura degli atti di parte efficaci per chiarezza e sinteticità dalla prospettiva di linguisti e giuristi, e senza alcun riferimento agli atti che hanno costituito la base dati, avrà una proiezione ulteriore all’esterno, perché potrà aiutare il giurista nella redazione degli atti e facilitare la comprensione del linguaggio di questo tipo di atti da parte del cittadino.
L’impatto del progetto è scientifico, tecnologico e sociale.
L’impatto scientifico è in un significativo avanzamento della linguistica giuridica e della linguistica delle varietà dell’italiano in generale, con una descrizione fine, finora mancante, delle proprietà testuali, stilistiche, retoriche, pragmatiche, morfo-sintattiche e lessicali della varietà giudiziaria degli atti di parte, che getta nuova luce anche sulla testualità delle sentenze.
L’impatto tecnologico è nella creazione di un nuovo software, rappresentato dalla creazione del corpus degli atti di parte, una risorsa unica e preziosa per ulteriori indagini sulla lingua degli avvocati.
L’impatto sociale riguarda sia l’ausilio concreto che il database offre per la formazione di avvocati e magistrati ad una scrittura efficace, chiara e incisiva degli atti sia l’apertura al cittadino di una risorsa, anche interattiva, volta all’incremento della comprensibilità degli atti del processo.